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Politica

Natalità in Italia, ecco la proposta di Giorgetti: “Zero tasse a chi ha più figli”

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Quello della natalità è uno dei temi più delicati per il nostro Paese, e per questo il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha lanciato una proposta volta a incentivare le nascite, ripresa dal senatore della Lega e presidente della commissione Finanze e Tesoro, Massimo Garavaglia, che ha così commentato:

“Zero tasse a chi fa più figli: ci sembra la scelta migliore per tutelare la natalità e le famiglie. La proposta del ministro dell’Economia va in questa direzione, perché reintrodurrebbe una detrazione di 10mila euro l’anno per ogni figlio a carico, per tutti e senza limiti di reddito, fino alla conclusione del percorso di studi. Una misura che si sommerebbe all’assegno unico, favorendo però i nuclei più numerosi”.

Pertanto, ecco quanto scritto dal quotidiano ‘Il Foglio’:

“La proposta di Giorgetti è questa: presentare entro l’anno un bonus famiglie modello 110% pensato per i genitori con figli. In sintesi: niente tasse per chi fa figli. Il ministro è convinto che il governo debba fare una proposta politica per il futuro, che parta da quella che è la nostra crisi più profonda. E la proposta che a nome dell’esecutivo il ministro formalizzerà nei prossimi giorni è proprio questa: i nuclei familiari composti da almeno due figli non pagheranno le tasse. Tutte le tasse? Probabilmente no, ma il meccanismo è già chiaro e a suo modo è dirompente”.

Infatti, come ha scritto lo stesso Giorgetti, “sul breve termine il modo migliore per ridurre il rapporto debito/Pil, non può che essere quello di aumentare il flusso di immigrati che arrivano e restano”. Invece, sul lungo termine, “per incentivare la natalità la leva più forte non può che essere un’altra: proporre non semplici sgravi alle famiglie, ma riduzioni del numero di tasse da pagare”.

Politica

Meloni è la Premier con più spazio nei telegiornali Rai: superati Conte e Draghi.

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Meloni è prima, nei primi 14 mesi di Governo, in quanto a Presidente del Consiglio dei Ministri con più spazio nei telegiornali Rai.
Con una media di 376,1 minuti, è davanti al secondo Governo Conte (350,6′), al primo Governo Conte (286′) e a Draghi (264,1).

L’analisi sui dati mensili è stata condotta dall‘Osservatorio di Pavia.

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Caivano

Caivano, Ciciliano: “Nelle prossime settimane partiranno i lavori per il nuovo Teatro”

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Dureranno venti giorni, i lavori di demolizione dell’ex Teatro Arte di Caivano. Iniziati lunedì 13 maggio, prevedono la completa bonifica dell’area con il conseguente conferimento dei detriti in discarica. La demolizione si è resa necessaria a seguito degli atti vandalici che la struttura ha subito negli scorsi anni. Una di queste, la manomissione all’impianto idrico, ha portato il completo allagamento dei sotterranei della struttura e il deterioramento delle fondamenta del teatro. Ciò ha provocato un grave problema di instabilità e di tenuta dell’immobile. Dopo una accurata perizia tecnica, commissionata dal Genio Militare dell’Esercito Italiano, si è deciso di procedere con la demolizione e la conseguente ricostruzione. Al termine di questa fase infatti, partiranno i lavori che consentiranno di erigere una nuova struttura, innovativa, che ospiterà non solo eventi artistici ma anche attività culturali per la comunità di Caivano.

“Oltre al teatro, che potrà contenere più di 500 persone, la nuova struttura prevede la riqualificazione dell’anfiteatro esterno, di circa mille posti, con la costruzione di una copertura meccanica che, in caso di maltempo, fornirà riparo al pubblico. Inoltre, nella zona circostante, prevediamo la realizzazione di diverse sale per il canto, la recitazione, la danza e la musica. Nel Nuovo Polo Culturale ci sarà spazio anche per una biblioteca multimediale e un’area museale” dichiara il Commissario di Governo, Fabio Ciciliano.

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Politica

Superbonus, parla Renzi: “Non siamo la stampella del governo, ma degli imprenditori”

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Il leader di Italia Viva Matteo Renzi è tornato a parlare durante una dichiarazione di voto al Senato, nel corso di un esame del DL Superbonus per il quale il governo ha chiesto il voto di fiducia. Ecco le sue parole:

“Dopo il voto in commissione, in cui grazie al nostro sostegno si è impedito di alzare la sugar tax, siamo stati accusati di essere a favore di questo governo. E allora quale intervento migliore della fiducia per dire che noi siamo contro questo governo. E anzi, rimarchiamo le divisioni interne di una maggioranza che in campagna elettorale permanente dimentica la propria componente liberale e si atteggia a populista. Ogni riferimento a Forza Italia è puramente voluto”.

Renzi ha poi proseguito: “Questo è il governo delle tasse, perciò nel voto in commissione non siamo stati la stampella per il governo, ma quelli che se hanno una stampella da dare la danno agli imprenditori italiani”.

Infine, parlando del Superbonus, il senatore ha aggiunto:

“Si tratta di una misura sbagliata concettualmente, che però è stata mantenuta dal governo Draghi e dal governo Meloni”.

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